Mostra #artefatti e catalogo on-line

15 News<< È legittimo indagare l’opera di un artista servendosi anche di elementi biografici? Certo, una volta prodotta, l’opera si stacca dal suo autore, è un’ “opera aperta” in balìa delle interpretazioni che, a seconda della sua sensibilità, ogni fruitore ne dà. Ma, credo, il momento della creazione non può prescindere dalla vicenda esistenziale dell’autore, dagli eventi che l’hanno segnata, dalle suggestioni ambientali e culturali che il caso, o la scelta, hanno sedimentato in lui.>>

 <<Come Umberto Eco ha dimostrato, la distinzione tra arte “alta” e arte “bassa” non esiste, basata com’è su discriminanti arbitrariamente scelte. Si può, ad  esempio, scegliere la scrittura rispetto all’oralità. Ma l’Iliade era recitata dai cantastorie e la Bibbia circolava in forma orale prima che entrambe fossero cristallizzate dalla scrittura>>

 <<Il critico d’arte Renato Barilli ha rovesciato il tavolo quando ha sostenuto l’erroneità nel definire “astratta” l’arte “informale”. Infatti, secondo Barilli, mentre l’arte “formale” è meramente mimetica in quanto aspira ad essere una copia del reale, l’arte astratta è “concreta” in quanto “materializza”, dà forma a qualcosa che non esisteva prima se non nella mente dell’artista: un’idea, un’emozione, un progetto. Le opere di Silvio – che pure non rifiuta a priori il “formale”, sia pure restituendolo in forme stilizzate e reinventate – rientrano in questa categoria, Non solo perché utilizzano la concretezza della “materia” (si tratti di elementi fisici, concreti, naturali, o semplicemente del colore), ma perché appunto “concretizzano” forme “ che prima sono pensate, progettate e che poi si materializzano – sulla faesite, sulla tela, sull’ordito di un sacco –  quando vengono trovati i materiali “giusti”.>>

 Dalla Prefazione al catalogo della mostra  a cura di  Vincenzo Capizzi

*Il catalogo degli “Artefatti” è scaricabile gratuitamente al Link seguente: www.silviocipriano.it/profilo

dall’ 11 al 19 aprile 2015

Oratorio P.G. Frassati


Sant’Eufemia della Fonte (BS) Via Indipendenza 35/D

Orario: lunedi – sabato  ore 16-18  –  domenica  ore 15-19